
Você não pode mudar o que sente, mas pode aprender o que fazer com seus sentimentos. Nós do LIV – Laboratório Inteligência de Vida – acreditamos nesse conceito e por isso levamos para escolas de todo o Brasil um programa de educação socioemocional que ajuda estudantes a conhecerem seus sentimentos e a desenvolverem habilidades para a vida.
Você não pode mudar o que sente, mas pode aprender o que fazer com seus sentimentos. Nós do LIV – Laboratório Inteligência de Vida – acreditamos nesse conceito e por isso levamos para escolas de todo o Brasil um programa de educação socioemocional que ajuda estudantes a conhecerem seus sentimentos e a desenvolverem habilidades para a vida.








DIVERTIRSI IN CUCINA
Conduttore: Abbiamo in linea la chef del ristorante " I cinque sensi", Mirella Spatieri.
Allora signora Spatiere, ci dica, che cosa è per Lei la cucina?
Chef Mirela: Per me la cucina è creatività. Cerco di giocare un po´ con il mio lavoro dando ai cliente un messaggio.
Mi piace molto creare un'immagine, un paesaggio, come un pittore ha la sua tela bianca, io ho il mio
piatto bianco dove rappresentare i paesaggi che ho in mente. A volte anche passeggiando per strada
o facendo un viaggio in treno, si vedono degli scorci di paesaggio e da li può nascere un piatto.
Conduttore: Senta, parliamo ora di un argomento importante: la presentazione dei piatti, come preparare, come
presentare e como consumare in tavola. Lei cosa ci suggerisce?
Chef Mirela: Mah, ... una componente ludica e simbolica del cibo esiste da sempre. Cibo e gioco, poi, stanno
bene insieme, anche perchè possiamo, attraverso il cibo ed il modo in cui lo serviamo, stimolare un
uso più attento del senso del gusto.
Ma ciò che attrae il cliente verso un piatto è dato molto anche dalla componente estetica, dai colori- ed armonia dei profumi. Come si dice : " anche l'occhio vuole la sua parte", no? .
Ma nel nostro caso la vuole anche il naso.
Conduttore: Il segretto dello chef è la velocità o la precisione?
Chef Mirela: Mah, ... guardi ... la fretta è sicuramente un pericolo, specialmente a tavola. Construire un piatto è
come un gioco, con regole e tempi per la degustazione ... è un modo elegante e non difficile per
fermarsi sui sapori, qualcosa che, oltre a fare una gran figura, ci fa bene.
E come qualsiasi gioco l'impegno e l'applicazione sono importanti, e permettono- di giocare al
meglio la "partita" successiva.
Cosi è fodamentale non scoraggiarsi se la prima volta che si prepara una pietanza prelibata, non tutto riesce perfettamente, ma divertendosi e riprovando con gioia si raggiungono comunque risultati
eccellenti.
Conduttore: Le nostre ascoltatrici si staranno preparando per la cena di Natale. Ha qualche segreto per questo
periodo di festa? Ce lo sveli!
Chef Mirela: Cetto! Cara ascoltatrice ... non dimentichi che a natale la tavola ritrova un po´ della forma e del
cerimoniale che normalmente perde nella fretta della vita di ogni giorno. E questa maggiore
attenzione dedicata al cibo può diventare un gioco, uno spettacolo a cui prendere parte sia con gli occhi che con il palato.
Il segreto è un solo: non pensi troppo a finire di cucinare in tempo.
Si concentri invece su ogni pietanza, non le ammuchi in un angolo del piano per cucinare:
le guardi invece una per una con gioia, le annusi a occhi chiusi.
Accosti una verdura ad un' altro per vedere che effetto fanno insieme, le provi a sminuzzare per vedere che cosa si può creare.
Insomma, non si comporti come in un qualsiasi altro giorno: giochi un po´ in cucina, si diverta ...
liberi la fantasia.
E quando poi la tavala sarà imbandita a dovere e Lei servirà i suoi piatti, le rimarrà solo una cosa da
fare per la cena: se la goda!.


